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Il confino fascista. L'arma silenziosa del regime
Poesio, Camilla
Descrizione Collana "Quadrante" - Brossura originale, xii-203 pagine. Copia in condizioni di nuovo - brand new. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine. "L'uso del confino segnò un passaggio importante nell'instaurazione della dittatura fascista e nella progressiva distruzione dello Stato di diritto: con il suo utilizzo vennero meno i diritti degli oppositori politici e fu degradata la loro dignità personale e quella dei loro familiari. Divenuto strumento centrale, sebbene non unico, della repressione politica, il confino risultò un provvedimento molto duro a causa delle difficili condizioni di vita cui furono sottoposti i confinati. Questi si trovavano quasi improvvisamente a essere soggetti senza garanzie poiché, secondo l'ottica fascista, si erano dimostrati cittadini non degni di quello Stato la cui sicurezza e il cui ordine erano stati da loro stessi messi in pericolo e minacciati. Per la sua procedura, più veloce e agile rispetto a quella di un processo penale ordinario, questa misura fu facilmente applicabile: per essere assegnati al confino era sufficiente un mero sospetto di pericolosità. Fondandosi sul giudizio e sull'arbitrarietà, pertanto, il confino poteva colpire tutti i potenziali oppositori, reali o presunti che fossero.
Categoria: Storia d\'Europa Contemporanea
Parole chiave: Repressione fascista ventennio fascismo
Edito da: GLF editori Laterza (Roma ; Bari) anno 2011
Condizione:
Dimensione: 21
ISBN: 9788842097259
Prezzo: € 16.00