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Il palcoscenico insegna. Milano, l'Umanitaria, il Teatro del Popolo. 1911-1967
Colombo, Claudio A.
Descrizione Brossura editoriale con bandelle, 190 pagine con ricco apparato iconografico in bianco e nero lungo l'intero testo. Prefazione di Giuliano Pisapia. Introduzione di Piero Amos Nannini. Intervento di Sergio Escobar. Copia in condizioni pari al nuovo -- La Scala. La Rai. Il Piccolo Teatro. Il Nuovo Canzoniere Italiano. Sono solo alcuni dei soggetti con cui è venuto a contatto il Teatro del Popolo dell'Umanitaria durante gli anni della sua programmazione (1911-1967), quando i maggiori artisti e musicisti - da Arturo Toscanini a Victor De Sabata, da Rosina Storchio a Francis Poulenc, da Bela Bartók a Lyda Borelli, da Arturo Benedetti Michelangeli a Sem Benelli - non perdevano l'occasione di esibirsi davanti alle moltitudini immense che ne affollavano le sale: fosse il palcoscenico del "capannone" di via Fanti (un ex stabilimento industriale, poi distrutto nel 1943), il proprio Salone degli Affreschi, oppure il palco riadattato nelle sedi rionali (grazie ad un innovativo sistema teatrale decentrato), o ancora il salone del Regio Conservatorio o dei maggiori teatri cittadini, che negli anni sentirono il dovere morale di affiancare l'Umanitaria nella sua opera di educazione dei lavoratori: "andare alla plebe e farla elevare a popolo". Il Teatro del Popolo rimane un unicum, un'esperienza grandiosa non solo per il panorama artistico di Milano, ma per l'Italia e per l'Europa, proprio perché nel corso del tempo ha rappresentato uno spartiacque, un punto di non ritorno, un modo nuovo di sentire e fare arte.
Categoria: Cinema - Teatro - Televisione - Mass Media
Parole chiave:
Edito da: Raccolto Edizioni () anno 2011
Condizione:
Dimensione: 28
ISBN: 9788887724585
Prezzo: € 12.00