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L'AUTOMOBILE FINE DI UN'ERA
Rothschild, Emma
Descrizione Collana Attualità. Brossura editoriale di pagine 247. Traduzione di Raffaele Petrillo. Opera in ottime condizioni. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine. La produzione delle autovetture su scala industriale, iniziata da Henry Ford nel primo ventennio del nostro secolo, ha costituito il ‘modello di sviluppo per il mondo intero. Il settore automobilistico si è imposto quale industria trainante in tutte le economie avanzate, dando l'avvio alla spirale della creazione dei posti di lavoro lungo le catene di montaggio (per manodopera scarsamente specializzata), dei consumi di massa, del crescente inurbamento, del benessere generalizzato Si è trattato di un fenomeno socio-economico travolgente, di proporzioni tali da farci perdere di vista il semplice fatto che. senza automobili, la civiltà del nostro tempo sarebbe, e certamente sarà tra non molto, completamente diversa Effetti della motorizzazione di massa: elefantiasi dei centri urbani, nascita di città satelliti, dilagare di strade e autostrade sempre piu grandi, che portano sempre più lontano, che ricacciano i lavoratori a distanze sempre maggiori dal luogo di lavoro; creazione di interi settori industriali ausiliari, di sempre nuove imprese, piccole e grandi; proliferazione di masse operaie prive di specializzazione, intasamento del mercato del lavoro, crisi economiche nazionali a tempi sempre più ravvicinati; necessità di creare bisogni artificiali sempre collegati all'automobile E poi: inquinamento, svalutazione del lavoro operaio, disorientamento dei paesi in via di sviluppo, crisi delle risorse energetiche ed umane. Tutto questo si può ricondurre, come ha fatto Emma Rothschild, giornalista dell'ultima generazione, a due elementi di arretratezza settoriale dai quali l'industria automobilistica non potrebbe mai liberarsi quand'anche ve ne fosse la volontà cosciente: il "fordismo” nella produzione (catena di montaggio, sfruttamento intensivo della manodopera comune, automazione delle funzioni di controllo del lavoro) e lo “sloanismo" nella commercializzazione (macchine sempre più grosse, motori sempre più potenti, accessori sempre più costosi e inutili, aumento assurdo dei prezzi). L'industria automobilistica è destinata a sparire, sotto la pressione crescente di settori che creano beni e servizi più moderni, umanamente e socialmente più graditi, tecnologicamente più avanzati. E con la morte dell'automobile verrà la fine del “modello americano di sviluppo." la fine di un complesso di modi di produzione che è causa di tanti nostri mali attuali.
Categoria: Sociologia
Parole chiave:
Edito da: FELTRINELLI (Milano) anno 1974
Condizione:
Dimensione: 20
ISBN:
Prezzo: € 9.00

